Autunno rosso porpora

[LIBRO; Martignoni Elena, Martignoni Michela]

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  1. Julia_Katina
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    Finito, infine. Partirò prima dagli aspetti più tecnici, se così possiamo dire, per giungere poi alle impressioni sulla trama vera e propria.
    La scrittura è scorrevole, senza fronzoli, ma riesce comunque a trasmettere in maniera abbastanza efficace il contesto in cui si muovo i personaggi e le loro emozioni. Righe di discorso diretto si alternano spesso a brevi drescizioni, rendendo il tutto così diverso - grazie a Dio - da quei libri in cui v'è solo un continuo scambio di battute, tanti simili a delle chat.
    Anche la lunghezza del romanzo direi che è perfetta: non si corre verso una fine veloce, ma nemmeno si allunga il brodo in maniera inutile.
    Ho trovato molto carino - utile, soprattutto - che le autrici abbiamo inserito, ad inizio volume, una sorta di lista con tutti i nomi dei personaggi presenti nel libro, corredati da breve descrizione dei relativi ruoli: aiuta a non confondersi, soprattutto adatto ha chi non ha dimestichezza coi nomi legati ai Borgia o, in generale, non ha buona memoria. M'è piaciuta, poi, la pagina finale dove le scrittrici hanno spiegato al lettore quale personaggio fosse realmente esistito e quale, invece, no; hanno inoltre sprecato qualche riga per spiegare gli eventi concernenti la morte di Juan Borgia e hanno consigliato la lettura di Giustizia per i Borgia a chiunque volesse approfondire l'argomento da un punto di vistanon romanzato.
    La storia non è male.
    Senza voler svelare troppo, possiamo dire che si tratta di una sorta di giallo: un misterioso individuo, un certo Segundo, infatti semina il panico fra il clero più potente quando le sue mani inizieranno ad uccidere alcuni cardinali - tutti di finzione - molto in vista. A differenza di certi libri in cui il nome del personaggio celato viene rivelato o comunque lasciato intuire piuttosto facilmente, qui le due autrici si sono premurate di non concedere nulla al lettore (ad eccezione, ad un certo punto, di un'unica breve frase che ha svelato un lieve indizio ma nulla di più...) tanto che, proprio all'ultima pagina, quando infine viene svelato il nome dell'uomo, sono rimasta abbastanza sorpresa. A tal proposito ho deciso di rilegge in futuro il volume per testare se, con questa consapevolezza, la trama continua ad esser credibile o meno.
    Quanto ai Borgia, c'è da dire, non sono una presenza costante, sebbene il nome - e lo spettro - di Juan aleggi in molte pagine: incontreremo Cesare, insieme a Miguel Corella, di sfuggita, eppure in sole due righe le autrici riescono a tramsettere bene l'immagine del figlio di Rodrigo, la sua fierezza arrogante, il suo sogno avveratosi grazie alla morte del fratello; più spesso - sempre con parsimonia, però - leggeremo del Papa, assolutamente vivido: di Lucrezia non v'è traccia, neppure una sola menzione.
    Anche Bucardo è presente, ben tratteggiato in poche righe, e così Bartolomeo Flores e la sua misera fine.
    Uno dei personaggi più presenti fra quelli fictional, Andrea Gianani, giovane nobile romano che assomiglia moltissimo a Juan Borgia, mi ha ricordato per certi versi Angelo di Cesare, sebbene - per fortuna - un pò meno tonto: non lo adoro, l'ammetto, ma neppure lo detesto. E la sua storia d'amore, benché non mi sia piaciuta quasi per nulla, non è coronata dal solito lieto fine - o forse sì, invece? - perché le due autrici lasciano in sospeso il futuro della coppia, permettendo al lettore di immaginare la fine che più preferisce. Avrei, sinceramente, fatto a meno delle componenti romantiche perché frettolose, irrealistiche e non coinvolgenti.
    In definitiva non è di certo un libro imperdibile. Tuttavia si tratta di una piacevole lettura romanzata che non sconsiglierei a chi ama i Borgia!
     
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2 replies since 9/3/2013, 16:45   131 views
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