Racconti immorali // Immoral Tales

[FILM 1974, Walerian Borowczyk]

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  1. Miss.ChatterBox
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    Racconti immorali // Immoral Tales





    Clip:




    Cast (principale): Charlotte Alexandra, Florence Bellamy, Lorenzo Berinizi, Jacopo Berinzini, G. Lorenzo Bernini, Robert Capia, Pascale Christophe, Lise Danvers, Philippe Desboeuf, Marie Forså, Kjell Gustavsson, Tomas Hnevsa, Nicole Karen, Fabrice Luchini, Paloma Picasso, Mathieu Rivollier, Gerard Tcherka.

    Informazioni: Noto anche come I racconti immorali di Borowczyk, è un film erotico a episodi del 1974, diretto da Walerian Borowczyk. Il film uscì nelle sale italiane profondamente manipolato da interventi censori. // Immoral Tales, in original Contes immoraux, is a 1974 French anthology film directed by Walerian Borowczyk. The film was Borowczyk's most sexually explicit at the time. The film is split into four erotic themed stories that involve the loss of virginity, masturbation, bloodlust and incest.


    Trama: Scandaloso capolavoro di Borowcyz che si vorrebbe contrapporre ai noti racconti morali di letteraria origine. Il film è del 1974 e contiene quattro episodi. Uno è incentrato sulla famosa contessa Bathory, storicamente esistita, che faceva il bagno nel sangue di fanciulle uccise: la sua speranza era quella di ottenere in questo modo l'eterna giovinezza. Poi v'è Teresa filosofa e La marea: il primo misticheggiante, il secondo parla d'un rapporto di coppia moderno. Notevole l'ultimo episodio con Lucrezia Borgia, oggetto di pesanti censure all'epoca dell'uscita del film: la nobile, infatti, ha rapporti incestuosi col padre Alessandro VI e col fratello Cesare Borgia. // The film Immoral Tales is composed of four stories set in four different epochs. Each story starts with a written prologue. The film was lauded by some for its unique surrealist vision and derided by others as pornography. However, in contrast to the pseudo-aesthetics of modern visual pornography, its imagery is found disturbing, rather than amusing, by many viewers. The film is in French, also with Hungarian and Italian dialogues.

    Immagini:

    dmQR7s excnWs zsxL6s



    Edited by Julia_Katina - 14/9/2013, 20:43
     
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  2. Julia_Katina
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    Credo sia ora che io commenti questa scheda, dal momento che ho visto molte volte - e non dite che sono una zozza! è_é - il film.
    A me è piaciuto. E non lo trovo affatto volgare - forse il meno raffinato è il primo episodio, se proprio dobbiamo cercare il pelo nell'uovo - nonostante i temi trattati e le immagini mostrate. Insomma, niente roba in stile commedia sexy all'italiana. Anzi, le scene e le musiche sono molto belle. Ovviamente è il mio commento da profana, non avendo - prima di questo - mai visto film erotici.
    Gli episodi che mi sono più piaciuti sono stati il penultimo e l'ultimo, ovvero quelli dedicati alla contessa Bathory e, naturalmente, ai nostri Borgia. <3
     
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  3. Myricae}
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    Non è una cosaccia dunque? Non promette benissimo a leggerlo così...
     
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  4. Julia_Katina
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    No, non è un film per vecchi sporcaccioni! X°D Io l'ho guardato perché interessata all'episodio su Lucrezia, ovviamente, ma non m'è dispiaciuto. Certo, il genere è sempre quello - erotico - quindi bisogna tenere a mente la cosa. Non è affatto volgare però, ripeto.
    Se non hai paura di affrontare un genere nuovo ed un bel po' di nudità, che in fondo ormai invade ogni serie e film o quasi, ti suggerirei di provare a dare un occhio. ^^

    CITAZIONE (Myricae} @ 14/9/2013, 20:32) 
    Non è una cosaccia dunque? Non promette benissimo a leggerlo così...

    Ah, la clip nel primo post è proprio tratta dall'episodio che meno ho mandato giù. :\
     
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  5. Julia_Katina
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    Una recensione sul film. // A review, in Italian.

    CITAZIONE
    Uscito in Francia nel 1974, giunse in Italia due anni dopo spezzettato, riassemblato, con voci fuori campo inventate di sana pianta, con l’aggiunta di un cortometraggio che alleggerisse - e ostacolasse - la visione integrale dell’opera e, comunque, con quasi un quarto d’ora in meno rispetto alla versione battezzata dal regista. Insomma, un altro film. Dunque è alla versione francese che qui si fa riferimento, l’unica completa.

    Quattro episodi si susseguono intercalati da cartelli didascalici che contestualizzano i quattro famigerati racconti. Pochissime parole costellano quest’opera fortemente incentrata sull’aspetto visivo. Non c’è dubbio, è un film erotico e non potrebbe essere altrimenti, ma non è questa la motivazione. La raffinatezza smisurata con la quale Borowczyk opera è spiazzante, cosicché anche nelle scene più spinte - al giorno d’oggi scene simili passano quasi in prima serata… - l’attenzione alla parte visiva culmina in un estetismo di straordinaria fattura.

    I quattro racconti sono differenti tra loro e non tutti sono equamente riusciti.

    Il secondo episodio vede protagonista un’altra giovane ragazza che, rinchiusa per punizione per tre giorni da sola in una stanza si abbandona alla scoperta di sé e dei piaceri che se ne possono ricavare. Questo racconto fa il pendant con il quarto dove Lucrezia Borgia si concede ad incestuosi intrecci, mentre Girolamo Savonarola viene giustiziato per aver predicato una ligia moralità ecclesiastica. I due racconti sono rapportabili più che per affinità estetiche per la medesima inconsistenza narrativa. La retorica si unisce alla malizia restituendo due cortometraggi, seppur interessanti e ben costruiti, dove il montaggio evoca più di mille parole un senso di ruffiana compiacenza nei confronti dello spettatore.

    È il terzo racconto, però, a costituire il vero fulcro del lungometraggio e Borowczyk ne era ben consapevole, tanto che è il più lungo tra i quattro episodi. La vicenda inscenata che vanta la sola forza dell’immagine è quella della sanguinaria Erzsébet Báthory, la quale reclutava in maniera molto poco democratica le giovani donzelle vergini appartenenti ai villaggi della sua contea e, una volta portate nel suo castello si lasciava andare in orge saffiche, fino al punto di ucciderle per prenderne il sangue che avrebbe in seguito utilizzato per immergersi allo scopo di ottenere l’eterna giovinezza. La vicenda storica non era proprio così improntata solamente al sesso, ma ciò che sta alla base è la medesima perversione. Dunque, da questo plot sanguinario, il regista ricava un corto visivamente strabiliante, dove a una prima parte meno ordinata ne contrappone una seconda straordinariamente equilibrata. Le simmetrie e il rigore geometrico sono padroni della scena dove, tra candidissimi bianchi e ultra-evocativi rossi sangue, splendide ninfette bionde s’aggirano inconsapevoli e festanti nemmeno si trovassero in un dipinto di Bouguereau o di chissà quale scena mitologica del Cinquecento veneziano. L’innocenze estatiche delle giovani contrasta ferocemente con la fredda indifferenza della Bathory, che culminerà in quanto già descritto. In questo episodio l’erotismo, sempre e comunque presente con un’eleganza unica, può tranquillamente passare in secondo piano a fronte di un’esperienza visiva così appagante.

    Una delle costanti che lega i racconti è il sonoro, quasi sempre costituito da musichette pseudo-rinascimentali che ben sostengono le rappresentazioni in costume dove stupisce, per essere un film erotico, la maniacalità e la fedeltà quasi filologica della ricostruzione degli ambienti.

    Dunque non un film imprescindibile e nemmeno da guardare obbligatoriamente per intero, eppure il primo e soprattutto il terzo episodio meriterebbero davvero il tempo di essere visti.

    [x]

    mbLqI4Ss

     
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  6. Filippa Lillonza II
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    Oh mi incuriosisce molto, lo devo ammettere!
    Ma la parte sulla Bathory è tanto fastidiosa a livello di sangue? Che sapete che io sono ipersensibile.
     
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  7. Julia_Katina
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    No, ciccia. Per nulla. Più che mostrarlo in maniera realista e cruda, alla Fontana, il tutto è trattato in modo quasi etereo - per quanto sia possibile risultare eteri mentre ci si immerge in una vasca di sangue.
    Però ti ricordo, se mai volessi provare a dare un'occhiata, che, anche se in maniera non pornografica, si vedono tanti petti e chiappe e la gente si bacia e si tocca fra loro. Anche se, a ben pensarci, come scritto nella recensione stessa, ormai in ogni - o quasi - film o serie tv c'è molta nudità e talmente tanto sesso che non dovrebbe più impressionare nessuno...
     
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  8. Filippa Lillonza II
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    Ok va bene. Non penso ne rimarrei troppo impressionata (a parte che non ho mai guardato un film erotico quindi mai dire mai) ma ero più preoccupata per la storia della contessa che so essere abbastanza se non troppo horror per i miei gusti
     
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  9. Filippa Lillonza II
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    Ok ok ho visto il film e volevo esporvi le mie impressioni.
    Premetto innanzitutto che avendolo guardato in compagnia sono stati in apparenza una novantina di minuti di risate e battutine varie, ma è da due giorni che ci sto riflettendo in maniera seria, mettendo da parte maree e zucchine varie (LOL) e concentrandomi sugli episodi ed i loro contesti.
    E sono giunta quindi alla conclusione che ci deve per forza essere un filo conduttore che unisce le quattro parti.
    Il primo intento dell'autore (ed anche quello più scontato) era secondo me mostrare le diverse sfaccettature dell'amore: omosessuale, di gruppo, autoerotismo e via dicendo.
    Di più difficile spiegazione è secondo me la sequenza cronologica degli espisodi: si parte infatti dal presente, per raggiungere il Rinascimento italiano e quindi la fine del XV secolo.
    Come mai? Ho pensato che magari avesse voluto mostrare che la perversione ha origini ben radicate, ma mi sembra troppo banale. Tra l'altro la componente religiosa sembrava fare da sfondo quasi in tutte le vicende (e quindi molti racconti hanno una vena blasfema) ma tranne il primo.
    Insomma...questo per dirvi che tutt'ora ci sto ragionando.
     
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  10. Miss.ChatterBox
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    CITAZIONE
    Come mai? Ho pensato che magari avesse voluto mostrare che la perversione ha origini ben radicate, ma mi sembra troppo banale. Tra l'altro la componente religiosa sembrava fare da sfondo quasi in tutte le vicende (e quindi molti racconti hanno una vena blasfema) ma tranne il primo.

    Magari è una sorta di escalation dei vari livelli dell'amore "contro natura": del resto, i rapporti orali non sono a fine riproduttivo e quindi non accettati dalla chiesa e lo stesso vale per l'autoerotismo, a un livello più alto perché praticato da soli. E poi si passa a quelli più alti degli ultimi due episodi, col culmine incestuoso.
     
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  11. Filippa Lillonza II
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    Possibile sì. Quindi semplicemente si tratta di sesso e chiesa?
     
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  12. Miss.ChatterBox
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    E' sicuramente il tema ricorrente. Se pensi al primo episodio e a come viene trattata la metafora della marea (LOL) e il fatto stesso che sia quasi una lezione "rituale" fa pensare a una sorta di "religione del sesso", no?
     
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  13. Julia_Katina
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    CITAZIONE (Filippa Lillonza II @ 14/10/2013, 22:28) 
    Premetto innanzitutto che avendolo guardato in compagnia sono stati in apparenza una novantina di minuti di risate e battutine varie, ma è da due giorni che ci sto riflettendo in maniera seria, mettendo da parte maree e zucchine varie (LOL) e concentrandomi sugli episodi ed i loro contesti.

    Ah, ah, ah! ùù Zozza. E ti perdono, solo perché sei tu e stai facendo una simile ammenda. Comunque bisogna dirlo, dai: con tutto che si tratta di un film erotico, oramai, siamo abituati a ben altro. Non era così scandaloso, no?

    CITAZIONE
    E sono giunta quindi alla conclusione che ci deve per forza essere un filo conduttore che unisce le quattro parti. Il primo intento dell'autore (ed anche quello più scontato) era secondo me mostrare le diverse sfaccettature dell'amore: omosessuale, di gruppo, autoerotismo e via dicendo.

    Beh, sì. Ma non se volesse parlare d'amore, sai. Io credo volesse parlare semplicemente di sesso, perché non ho visto alcun amore - a parte, forse, nel terzo episodio - nella pellicola.

    CITAZIONE
    Di più difficile spiegazione è secondo me la sequenza cronologica degli episodi: si parte infatti dal presente, per raggiungere il Rinascimento italiano e quindi la fine del XV secolo.

    Ma sai che non avevo mai pensato a questa cosa? O_o Dici che l'ordine non è causale, ma ha una sua logica o significato?! È estremamente interessante!!! E ci rifletterò anche io, a proposito.

    CITAZIONE
    Tra l'altro la componente religiosa sembrava fare da sfondo quasi in tutte le vicende (e quindi molti racconti hanno una vena blasfema) tranne il primo.

    Potrebbe voler significare tante cose: una critica alla Chiesa ed alla religione, mostrate come false e perverse, assolutamente terrene; oppure, più semplicemente, stuzzicare la fantasia erotica dello spettatore, insistendo su un'associazione - sesso e religione - proibita. O entrambe le cose? Il regista, da quel che so, era un discreto estimatore dell'ambiente - un altro suo film si svolge in un convento, per esempio - ed un autore complesso, mai banale.

    CITAZIONE
    Insomma...questo per dirvi che tutt'ora ci sto ragionando.

    Ma che brava! <3
     
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  14. Filippa Lillonza II
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    CITAZIONE (Miss.ChatterBox @ 14/10/2013, 22:46)
    E' sicuramente il tema ricorrente. Se pensi al primo episodio e a come viene trattata la metafora della marea (LOL) e il fatto stesso che sia quasi una lezione "rituale" fa pensare a una sorta di "religione del sesso", no?

    Religione del sesso? Non saprei proprio...forse è esagerato.

    CITAZIONE
    Non era così scandaloso, no?

    No affatto, io pensavo che avrebbero proprio mostrato l'atto invece no. Ho visto di peggio.

    CITAZIONE
    Beh, sì. Ma non se volesse parlare d'amore, sai. Io credo volesse parlare semplicemente di sesso, perché non ho visto alcun amore - a parte, forse, nel terzo episodio - nella pellicola.

    Sì non volevo intendere "amore sentimentale" ma "amore/sesso".

    CITAZIONE
    Il regista, da quel che so, era un discreto estimatore dell'ambiente - un altro suo film si svolge in un convento, per esempio - ed un autore complesso, mai banale.

    Ah beh sì possibile allora! Magari è il suo campo, quello religioso lol
     
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13 replies since 15/1/2013, 21:28   1045 views
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