The Renaissance Beauty comes back to life in Alta Moda

[ARTICOLO]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. ƒëlïx ruvërïs
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Cristiana Capotondi posa per il Corriere in occasione della nuova mostra al Museo Poldi Pezzoli. // Cristiana Capotondi photographed for the Portrait of a Young Lady's series exhibit.

    CITAZIONE
    For the extraordinary event-exhibition, which gathers at the Museo Poldi Pezzoli in Milan four masterpieces of the Renaissance, the Italian actress, Cristiana Capotondi, posed for Il Corriere della Sera’s Magazine, Sette, dressed up with jewels and clothes by Dolce&Gabbana Alta Moda as one of the young ladies portrayed by the Pollaiolo brothers, masters of Renaissance portraits, known as Ritratto di giovane dama.
    The series of four paintings attributed to Piero and Antonio del Pollaiolo portraying four young ladies are normally housed in different locations: Milan at Museo Poldi Pezzoli, Florence, Berlin and New York, but from November they will be reunited for the first time in Milan, where visitors will be able to enjoy them as intended, all together.
    The exhibition held by Museo Poldi Pezzoli will open to visitors from the 7th of November 2014, as part of a project, which wants to reveal and celebrate the image of the woman through the ages.
    The debut will take place at the Triennale, in Milan, for the three days event Il tempo delle donne. To read more about the event, click here.

    The four paintings represent the Feminine Renaissance spirit, but before you go to behold the art in person, Swide gives you some information about these impeccably well conserved works of art.

    1. The artists
    Piero and Antonio del Pollaiolo were two Florentine painters active during the Italian Renaissance. We still don’t know for sure who, between the two, is the author of the four paintings. Tradition attributes the paternity to Piero del Pollaiolo.

    2. The muse
    The identity of the woman is still uncertain. It may be the wife of the banker Giovanni de’ Bardi or Marietta Strozzi or a lady belonging to Belgioioso’s family.

    3. The technique
    The young lady is portrayed on an azure background, half-face, a typical Italian Courtly posture which, according to the humanistic model of vir illustris, this was the traditional way of portraits inspired by the Roman Imperial medals.

    4. The dress
    Her bodice is low-necked and tight, tied in the typical fashionable manner for the time. Particular attention must be paid to the velvet floral sleeve of her dress. In Renaissance, sleeves were a very important part of women's dress: they were conceived like jewellery decorated and removable, so that they could be saved as family treasure.

    5. The hairstyle and jewellery
    The hairstyle, known as “a vespaio” and adorned with pearls and precious stones with ruby seems to evoke a nuptial meaning. Probably the painting was part of a dowry. Pearls are synonymous with purity while ruby with passion and love.

    It is unsurprising that Cristiana Capotondi, with her perfect features, reminiscent of an ancient Italian beauty would be chosen to pose as a Renaissance muse. It is also fitting that she be clad in Dolce&Gabbana Alta Moda, as the fashion house has often looked back at the grandeur of the Renaissance for inspiration. Both the humanist idea, and the costume of the time resonates in the annals of Dolce&Gabbana, as well as in the heritage of Italy as a whole.

    L8pVct7s mpKujy3s 3nOhWpxs MTyQJWKs

    nXplXgJs MdMnC8as



    [x]

    Edited by Caterina Sforza - 3/10/2014, 14:55
     
    Top
    .
  2. Caterina Sforza
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Intervista alla bella Cristiana. // An Italian interview.


    CITAZIONE
    Capotondi è la Dama del Pollaiolo. «La sfida è essere originali»


    Esplora il significato del termine: «Sto lottando per un’epoca in cui le donne non si trucchino eccessivamente, riescano a esprimere una femminilità diversa dai modelli dominanti». E a Cristiana Capotondi, attrice di nuova generazione, di trucco ne basta davvero poco, nella vita e anche sul set fotografico mentre in sala Montanelli del Corriere si cala nei panni della Dama del Pollaiolo, alternando con grazia multitasking pose per il fotografo, pensieri per l’intervista e cortesi saluti a tutta la troupe. L’operazione fa da contorno a una iniziativa del Museo Poldi Pezzoli che, avendo come simbolo proprio quel ritratto/capolavoro del Quattrocento, ha voluto riunire in una mostra-evento le quattro dame dei fratelli Pollaiolo, Piero e Antonio, che ora sono sparse in città diverse, Firenze, Berlino, New York. Quattro ritratti di donna che incarnano lo spirito del Rinascimento, e che si potranno vedere a Milano dal 7 novembre. Grande operazione di riflessione sull’immagine della donna ieri e oggi che coinvolgerà varie istituzioni cittadine e darà la possibilità alle donne che lo desiderano di ripetere il gioco, accattivante, del mettersi di profilo e farsi ritrarre: il debutto sarà in Triennale, nella tre giorni del Tempo delle donne. «Sto lottando per un’epoca in cui le donne non si trucchino eccessivamente, riescano a esprimere una femminilità diversa dai modelli dominanti».

    Difficile calarsi nei panni di una donna del Quattrocento?
    «Mi piace, è una donna aggraziata, salda ma anche mobile e aperta alle vicissitudini della vita. Si potrebbe dire posata. Mi pare che il Pollaiolo abbia ritratto una bella femminilità. Forse più difficile da realizzare oggi».

    Perché diversa dai canoni dominanti?
    «Certo, ma proprio per questo interessante, può essere utile come stimolo».

    Come è stata la preparazione estetica, la vestizione?
    «Abbiamo cercato, con i truccatori e i parrucchieri, di trovare un’immagine fedele e naturale. L’abito è un prodotto di alta sartoria pensato per questo evento da Dolce & Gabbana. Loro fanno da sempre una ricerca delle radici, il colloquio con il passato è nel loro DNA, al di là della sicilianità».

    Arrivano nelle sale due suoi film, Un ragazzo d’oro di Pupi Avati e Soap opera di Alessandro Genovesi. Anche due immagini di donna.
    «E parecchio diverse, nel film di Avati interpreto una donna più contemporanea, indecisa fra due uomini, espressione dell’ horror vacui di oggi, dell’essere soli, di ascoltarsi. Nell'altra, che è una commedia esilarante, il mio personaggio è una donna che si muove nell’ombra, che sembra in un angolo ma è ricca di mondo interiore e sa guardare, una donna apparentemente più antica…».

    E forse più vicina a quella del Pollaiolo?
    «Credo che, proprio perché si cresce anche per imitazione, sia importante fornire alle ragazze e ai ragazzi più modelli, non solo uno. Strade alternative. A volte mi spavento quando leggo sui social network frasi tipo: “Vorrei essere come te…”. Mi spaventa questo disorientamento, l’incapacità di essere originali. Devono trovare una propria personalità, è faticoso lo so, ci sono passata anch’io».

    Ma i modelli sono importanti, magari per poi superarli. Lei ne ha avuti?
    «Forse la mamma di un mio fidanzatino, era una professoressa di inglese e mi ha insegnato tante cose. Era una donna salda, capace di debolezza nella forza».

    Lei si considera più bella o più intelligente?
    «Credo di avere il massimo della bellezza che la mia intelligenza si è potuta permettere. Ne ho discusso in questi giorni e il mio fidanzato (Andrea Pezzi, ndr) ha fatto questa sintesi».

    Un buon equilibrio, quindi. Ma la bellezza serve?
    «La bellezza è uno strumento. Soprattutto la gradevolezza, se entri in un posto con un bel sorriso tutto sarà più facile».

    x
     
    Top
    .
  3. ƒëlïx ruvërïs
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Altre informazioni sulla mostrra. //More about the exhibit.

    CITAZIONE
    Dal 07 Novembre 2014 al 16 Febbraio 2015
    MILANO
    LUOGO: Museo Poldi Pezzoli
    COSTO DEL BIGLIETTO: intero € 9, ridotto € 6 (11-18 anni, studenti fino ai 26 anni, sopra i 60 anni), scolaresche € 2
    TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 02 79 4889 / 6334
    E-MAIL INFO: [email protected]
    SITO UFFICIALE: www.museopoldipezzoli.it

    COMUNICATO STAMPA: La mostra è stata pensata a partire dal celebre quanto affascinante Ritratto di Dama, simbolo del Museo Poldi Pezzoli. Per la prima volta, saranno riuniti e messi a confronto tutti i bellissimi ritratti femminili riferibili alla mano di Antonio e Piero del Pollaiolo. La presentazione in mostra di alcuni splendidi dipinti di medio e piccolo formato permetterà di cogliere le differenze tra la cultura pittorica di Antonio, contraddistinta da un disegno vigoroso e carico d’energia, e quella di Piero, assai più preziosa e ricca di materia, attenta alle sfumature e alle trasparenze. Alla luce di tali confronti sarà possibile tornare ad affrontare la questione, lungamente dibattuta, dell’attribuzione della Dama e degli altri ritratti del gruppo. Oltre ai dipinti saranno presenti sculture, oreficerie e ricami, a dimostrazione dell’ampiezza e della complessità degli interessi dei fratelli Pollaiolo.
    “Il Museo coinvolgerà le istituzioni milanesi in un progetto comune, attraverso la creazione di percorsi declinati su temi condivisi come quello della bellezza e grazie alla determinante collaborazione con il Comune di Milano, che metterà a disposizione spazi della città per eventi speciali rivolti a tutto il pubblico” ci spiegano dal Museo.
    Una mostra che parla di alto artigianato, di eccellenza, made in Italy, bellezze femminile. Ovviamente con un occhio a Expo 2015.
    In questo progetto sono inoltre partner del Poldi Pezzoli: l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, il Museo del Louvre di Parigi, la National Gallery di Londra e il Museo Nazionale del Bargello di Firenze.
    “Date la spettacolarità e la straordinarietà del progetto, il Museo è ancora disponibile ad accogliere altri partner che volessero affiancarsi nel sostegno a questa eccezionale esposizione“, concludono gli organizzatori.

    [x]
     
    Top
    .
2 replies since 1/10/2014, 15:19   122 views
  Share  
.