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Andrasta.
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Il germe di tanta santità se non erro viene piantato proprio nella seconda stagione, quando ad un certo punto Lucrezia prende a perdonare tutti, buoni, cattivi, simpatici, antipatici! Perdona suo padre che ha pensieri sconci su di lei, lui di rimando perdona il Farnese in prigione. Perdona Fiammetta e la invita a perdonare, battezzando il figlio di Cesare, insomma è tutta fiori e cuoricini per una buona metà della stagione. Credo che il soggiorno a Spoleto l'abbia aiutata molto e soprattutto il suo rapporto con la morte di Giovanni. Gran parte del suo atteggiamento maturo penso sia dettato proprio dai sensi di colpa e quindi dalla necessità di dimostrare di essere una buona persona, di meritare il perdono divino per aver commesso tanti peccati. .