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Julia_Katina.
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Estratto, sempre dal link sopracitato: CITAZIONELo spagnolo era morto fra atroci tormenti. Il suo bel viso e gli arti erano ancora distorti dal dolore, e sulle labbra c’era uno strato di bava nera ormai rappreso. Era stata una morte terribile, non c’era alcun dubbio in proposito, e poteva essergli stata inferta solo dall’arma più temuta di tutte..
«Veleno».
Il cardinale Rodrigo Borgia, principe della Santa Madre Chiesa, pronunciò il verdetto e sollevò lo sguardo, gli occhi scuri resi feroci dal sospetto, scrutando uno a uno coloro che prestavano servizio in casa sua.
«È stato avvelenato».
Un tremito percorse guardie e servitori, come se il fastoso salone che si apriva dietro la loggia fosse stato invaso da una raffica di vento gelido capace di annientare la calda estate romana dell’Anno Domini 1492 e i suoi profumi esotici di gelsomino e tamarindo.
«In casa mia… quest’uomo, che ho chiamato al mio servizio, è stato avvelenato in casa mia!».
I piccioni appollaiati sulle grondaie del palazzo scrollarono rumorosamente le ali sentendo quell’esplosione di rabbia. In preda alla collera, il cardinale era incontenibile, una vera forza della natura.
«Scoprirò chi è stato. Chiunque abbia osato tanto la pagherà!».