Giulia Farnese

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  1. Miss.ChatterBox
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    E' un personaggio poco noto, c'è anche un "buco" storiografico nella sua vicenda personale, ovvero quello relativo agli anni finali del pontificato di Alessandro VI. Di certo, la vera Giulia sfugge dallo stereotipo della amante-bambina.

    Quanto a questo buco la Bellonci ipotizza che, nonostante la lettera di Alessandro Farnese a Mariano Savelli in cui pregava di fare uscire la sorella (compiacente) da Roma e il fatto che probabilmente non si trovasse a Castel Sant'Angelo durante l'invasione francese, la donna fosse restata in città perchè non vi sono tracce di lei nè nella casa natale nè nella dimora del marito.
    Pare che almeno sino al 1497 i cronisti parlassero ancora di lei come amante del Papa cosa che dal 99 in poi non accade più (si dice che Rodrigo avesse amanti seriali tra le dame di Lucrezia e comunque rare).
    Quindi dal 99 in poi lei stette -si ipotizza- con la famiglia e ricompare col pontificato di Giulio II.
    Ovviamente correggimi se sbaglio: molte di queste sono ipotesi delle fonti.
    Quello che mi affascina di lei è che riuscì a mantenere il favore sotto due papi nemici (Giulio addirittura le pagó dei debiti e diede a suo marito il governo di una città). Una donna del genere -con un lato anche generoso e umano, come hai sottolineato, complica la figura della solita favorita femme fatale, che e' quello che la rende a mio avviso interessante.
     
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  2. Julia_Katina
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    I Farnese devono a Giulia quella spinta propulsiva che li portò a diventare, da piccola nobiltà di campagna, una delle più potenti famiglie rinascimentali tanto che l'ultima dei Farnese finì sul trono di Spagna.

    Sì, credo che su questo punto non si posa ribattere. La stirpe dei Farnese deve, all'origine, tutto alle grazie ed alla grazia di Giulia.
    Mi interesserebbe sapere se, allora, questa generosità della Bella sia stata una caratteristica dell'ultima parte della sua vita oppure il contrario, se, magari, l'interesse per il prossimo fu un tratto della sua personalità anche se poco celebrato e di conseguenza poco conosciuto.

    CITAZIONE
    Rimane il mistero su dove sia il sepolcro di Giulia la Bella...

    Oddio, sì! E vogliamo parlare di quei, come già hai scritto tu, buchi nella sua storia personale? Fra l'altro, qui, ci siamo interrogate più di una volta sulle questioni personali - e misteriose - fra Alessandro VI e la Bella, durante l'ultimo periodo della loro animata relazione. Perché lui si scagliò, poi, contro la famiglia di Giulia? Rodrigo Borgia era un uomo generoso, e molto, che - di norma - non avrebbe tolto nulla o dato grattacapi ad un'amante - pensiamo, tanto per dire, a Vannozza... - del calibro di Giulia, nonostante la fine della relazione. Di contro non si faceva di certo scrupoli a punire coloro che gli avevano fatto degli sgarbi, o che gli erano avversi...
    Può, dunque, esser stata Giulia la causa scatenante? E cosa avrebbe mai potuto fare di tanto grave l'ex favorita per meritare un accanimento contro la famiglia...?
    Ricordiamo, anche, che poi Giulia ritornò sulla scena, anche se in una veste diversa, non di amante, al tempo di Giulio II. Semplicemente un nuovo tentativo di cogliere frutti da un albero più vigoroso - ovvero evento che sarebbe successo comunque, al di là della rottura misteriosa con Rodrigo - oppure, nei retroscena, potrebbe esserci un qualche collegamento fra le due vicende?
     
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  3. LucaFilippix
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    Mi interesserebbe sapere se, allora, questa generosità della Bella sia stata una caratteristica dell'ultima parte della sua vita oppure il contrario, se, magari, l'interesse per il prossimo fu un tratto della sua personalità anche se poco celebrato e di conseguenza poco conosciuto.

    Piacerebbe anche a me saperlo! Mi sono fatto l'idea che, all'inizio della vicenda, Giulia sia stata un po' "manovrata". Specie dalla suocere, la potente Adriana de Mila (personaggio, a mio avviso, poco sviluppato dalla narrativa storica), e dalla madre, Giovannella Caetani. Ho immaginato una bella ragazza di paese, cresciuta tra i boschi e i laghi della Tuscia, catapultata all'improvviso nella vita della corte pontificia.
    Penso, però, che con il tempo Giulia abbia maturato consapevolezza del proprio ruolo e del proprio potere.
    Tanto da diventare la domina rinascimentale che traspare dal suo testamento.
     
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  4. Julia_Katina
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    Hai assolutamente ragione: la storia italiana di quel tempo è piena di personaggi altamente interessanti ma, per un motivo o per un altro, tralasciati dalla narrativa - e non solo - o comunque ritratti di sfuggita o in maniera grossolana. Suppongo che in parte dipenda dal fatto che certe figure, più discrete rispetto ad altre, attirino meno il pubblico ed un autore - o regista, nel caso di serie televisive o film - alla fine, oltre alla mera arte, debba pensare anche al profitto, soprattutto se non si avvale, come ruota di scorta, ad altre fonti di reddito. Abbastanza cinico ed un po' triste, me ne rendo conto! Ma... ùù
    Comunque, tornando a noi, credo che la tua idea sia giusta: all'inizio, quasi di certo, è improbabile che non vi sia stato lo zampino di una donna - se non più d'una... - compiacente, molto più grande di Giulia e con una certa esperienza della vita: un qualcuno che, senza dubbio, conosceva abbastanza come funzionava - e funziona - il mondo e sapeva che una giovanissima ragazza dalla grande bellezza e la passione di un uomo adulto e di potere, se ben sfruttate, potevano portare grandi frutti. Anche perché, ammesso invece fosse stata un'idea tutta di Giulia - ...ma come questa ragazza, lontana dai fasti della corte romana, sarebbe potuta arrivare a tanto? E riuscire, da sola? - e di lei soltanto, onestamente non credo che suocera e madre, estranee o persino contrarie al progetto, avrebbero permesso che avvenisse tutto quello che poi successe effettivamente.
     
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  5. Miss.ChatterBox
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    Comunque, tornando a noi, credo che la tua idea sia giusta: all'inizio, quasi di certo, è improbabile che non vi sia stato lo zampino di una donna - se non più d'una... - compiacente, molto più grande di Giulia e con una certa esperienza della vita: un qualcuno che, senza dubbio, conosceva abbastanza come funzionava - e funziona - il mondo e sapeva che una giovanissima ragazza dalla grande bellezza e la passione di un uomo adulto e di potere, se ben sfruttate, potevano portare grandi frutti. Anche perché, ammesso invece fosse stata un'idea tutta di Giulia - ...ma come questa ragazza, lontana dai fasti della corte romana, sarebbe potuta arrivare a tanto? E riuscire, da sola? - e di lei soltanto, onestamente non credo che suocera e madre, estranee o persino contrarie al progetto, avrebbero permesso che avvenisse tutto quello che poi successe effettivamente.

    Alcuni ipotizzano che si sia stata anche la spinta di Alessandro ma io ne dubito: prima di tutto, era abbastanza in disgrazia a quel tempo dopo la prigionia; secondo poi, acquistò una certa influenza proprio grazie a Giulia, il che gli bruciò tanto, dicono alcuni, che la sottopose a una damnatio memoriae all'interno del Vaticano facendola sparire da ritratti e quant'altro appena abbastanza potente per farlo. Ma c'è anche la componente affettiva, forse? Il non desiderare che la sorella venisse ricordata come la sponsa Christi, soprattutto quando era diventata sul finire della vita una signora totalmente rispettabile.
    Anche secondo me è nato come un piano femminile, come hai detto è stato fin troppo agevolato come progetto persino da parte di Orsini che, nonostante i vari strepiti, non ebbe mai il coraggio -e ne ebbe invece l'occasione, durante la calata dei francesi- di riprendersi la sposa, e contrattato invece in denaro coi vari inviati del Papa.
     
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  6. Julia_Katina
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    Un documentario sulla vera storia di Giulia Farnese. // An Italian documentary about the real story of Giulia Farnese.

     
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  7. Filippa Lillonza II
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    Hanno nominato Ischia di Castro gente e io C'ERO.

    Comunque. Un tantino casereccio come documentario, ma nel complesso carino. Mi è piaciuta sopratutto la parte finale dove avviano questa ricerca storiografica sui ritratti e sulla sepoltura.
    C'è una piccola cosa che non ho capito: perchè unisce le morti di Lorenzo il Magnifico con quella di Piero della Francesca? Per me non ha molto senso, considerando la diversità delle figure e il fatto che il pittore in questione, se non vado errando, era di Arezzo lol.
     
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  8. Julia_Katina
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    CITAZIONE (Filippa Lillonza II @ 1/9/2013, 13:42) 
    Comunque. Un tantino casereccio come documentario, ma nel complesso carino. Mi è piaciuta sopratutto la parte finale dove avviano questa ricerca storiografica sui ritratti e sulla sepoltura.

    Concordo, assolutmente.
     
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  9. Miss.ChatterBox
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    Concordo sulla rusticità del documentario -è anche molto classico nell'introdurre prima Lucrezia e dire che era una figura fraintesa, eccetera, e poi passare al Giulia, oppure tenere per ultima la parte dei ritratti-, ma mi è piaciuto il fatto che entrassero nelle varie dimore. L'unica cosa di Agnese di Ischia di Castro non la sapevo, e me la segno. *segna* Idem per quanto riguarda la parte della prigionia in Montefiascone né dei cavalieri da parata. Nella biografia che ho letto non ne faceva parola, per esempio. Ci sono poi differenze circa le idee sulla paternità di Laura: in questa bio la lettera (che invece nomina la Bellonci) non viene calcolata. Lo stesso per quanto riguarda il momento in cui sono diventati amanti (la bio dice da subito). Inoltre, qui accorcia la relazione di almeno tre anni: tutti prendono per buona la lettera a Mariano Savelli di Alessandro che lo esortava a far scappare Giulia da Roma. Personalmente, propendo per la tesi della Bellonci che li vede assieme almeno sino al '98. Che non si vedano più, comunque, è impossibile: nelle cronache, viene citata almeno fino al '97.
    Quello che me ne viene è che con Giulia ci siano più ipotesi che certezze: anche la studiosa stessa non fa altro che ripetere che non ci sono vere prove nè per i rapporti che intercorrevano tra Orsino e Giulia e Lucrezia e Giulia, o il fatto di Cesare ospite a Casa Farnese (che la bio spiega dicendo che c'erano stati rapporti provati tra Alessandro e Cesare per quando Cesare divenne appunto cardinale). Cioé, è tutto un mistero, ma hai studiato qualcosa o te la sei inventata?
    CHE POI, COM'E' CHE ALLA FINE DISTINGUONO ALESSANDRO FARNESE E PAOLO III???????? Quando prima hanno detto che è una persona sola! E anche appena dopo! #mah

    Comunque concordo con Lil circa la parte dei ritratti. Sempre che non siano cavolate come quella di cui sopra.

    CITAZIONE
    C'è una piccola cosa che non ho capito: perchè unisce le morti di Lorenzo il Magnifico con quella di Piero della Francesca? Per me non ha molto senso, considerando la diversità delle figure e il fatto che il pittore in questione, se non vado errando, era di Arezzo lol.

    No idea. XD
     
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  10. Filippa Lillonza II
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    CHE POI, COM'E' CHE ALLA FINE DISTINGUONO ALESSANDRO FARNESE E PAOLO III???????? Quando prima hanno detto che è una persona sola! E anche appena dopo! #mah

    Ma sì prendilo un pò come una cosa tranquilla XD Certo che, come dicevi anche tu, avrebbero potuto fare un tantino di più attenzione per rimediare almeno a questi erroracci ùù
     
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  11. Miss.ChatterBox
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    Possibile ritrovamento delle ossa di Giulia a Carbogano. // Giulia's bones possibly found in Carbognano.

    CITAZIONE
    in una nicchia murata della chiesa sconsacrata della Madonna dell’Immacolata, si conservassero le ossa di Giulia Farnese? Proprio la “Bella”, per usare l’appellativo con cui la battezzarono i contemporanei tra la fine del ’400 e i primi due decenni del ’500. Giulia la Bella sta tornando prepotente all’onore delle cronache in queste ore. Magari è stato anche il boom di ascolti della fiction di culto sui “Borgia”, in cui viene ricostruito il suo ruolo di amante concubina di papa Alessandro VI Borgia, a rendere più popolare la sua fama storica.

    Fatto sta che il mistero sulla sepoltura di Giulia la Bella, la cui leggendaria avvenenza segnerà il destino suo e quello - fastoso - della sua famiglia, potrebbe essere ad un passo dalla risoluzione. Per secoli è rimasto il tassello mancante nella sua biografia, ma ora tutto rischierebbe di riscriversi.

    C’è molto fermento nella zona, col sindaco di Carbognano Agostino Gasbarri in prima fila, e tutti sognano e sospirano che si tratti proprio delle sue ossa. Già perché due giorni fa, dietro l’altare (1600) nella Cappella della Resurrezione della chiesa, al centro di un delicato intervento di restauro condotto dall’équipe della Soprintendenza ai beni storico artistici del Lazio, diretta da Anna Imponente, è stata scoperta una nicchia scavata nel muro da cui sono riaffiorati i resti di due corpi (avendo individuato due teschi).

    I tecnici della Soprintendenza mantengono tutta la cautela possibile. «Sono indubbiamente antiche», commenta la storica dell’arte Giovanna Grumo, responsabile del cantiere di restauro per conto della Soprintendenza. «Potrebbero essere datate però al 1575, la stessa data che compare nella cappella ad indicarne la realizzazione». «Ci sono varie ipotesi al momento - continua la Grumo - sicuramente appartengono ad una persona di alto rango vista la sepoltura nella chiesa. Certo tutti speriamo che appartengano a Giulia Farnese, vista la tradizione orale che dice che la Farnese fu seppellita qui, ma per avere la certezza dei dati, dobbiamo aspettare solo l’esito delle indagini scientifiche sulle ossa».

    Nei prossimi giorni, infatti, i resti di Giulia la Bella saranno presi in consegna dalla autorità giudiziaria di Viterbo per un primo esame. Qualora si restringesse la datazione al XVI secolo e si attribuissero ad una donna, allora scatta la seconda fase di analisi più approfondite per circoscrivere la datazione esatta.

    Giulia Farnese, nata a Capodimonte nel 1474, dopo una vita "segnata" dalla sua bellezza (donata giovanissima dalla famiglia su un piatto d'argento ai Borgia per trarne profitti e lustro) come è noto morì il 23 marzo del 1524, all’età di 50 anni, dopo essere stata ammirata e ritratta da artisti come Pinturicchio e Raffaello. A Roma. Ma Carbognano era nel suo cuore. Nel 1506, infatti, assunse il governo di Carbognano, il feudo che Alessandro VI (amante protettore e probabile padre della sua unica figlia, Laura) aveva donato al marito “fantoccio” della Bella, Orsino Orsini. E qui rimase fino al 1522 (dopo essere rimasta vedova del secondo marito).

    Nel suo testamento destinò un fondo speciale per la ricostruzione della chiesa della Madonna dell’Immacolata (l’attuale chiesa venne eretta su una precedente, più piccola e modesta). Si sa, sempre dal testamento, che desiderava essere seppellita sull’isola Bisentina, nel cuore del Lago di Bolsena, ma di tombe lì nessuna traccia. Carbognano è rimasta sempre nell’aura della leggenda locale, ma forse oggi potrebbe esserci una svolta.

    Ma come è avvenuta la scoperta? Durante i lavori, i restauratori si sono accorti che dietro l’altare della Cappella proseguivano gli affreschi della scena della Resurrezione. Così hanno spostato la mensa d’altare e hanno trovato un foro tra le pietre del muro. A quel punto la sorpresa è stata forte. Rimosse poco alla volta le pietre, è stata scoperta la nicchia con le ossa, dove subito sono stati riconosciuti i due teschi.

    Euforia e cautela, sono questi i sentimenti che dividono i cittadini e i tecnici. Eppure, non mancano gli indizi che farebbero ben sperare. Il fatto che la sepoltura fosse su muro («più nobile e raro») e non a terra. Che la nicchia fosse nella cappella della Resurrezione, prezioso affresco di scuola viterbese che simbolicamente si lega al tema della morte. A Carbognano tutti fremono. E incrociano le dita.

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25 replies since 14/1/2013, 12:15   623 views
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